Venerdì pomeriggio mi rendo conto con orrore che siamo a fine novembre e che ho solo tre giorni per inventarmi il calendario dell’avvento di quest’anno. E questo è il secondo anno consecutivo che mi riduco a dover correre ai ripari quasi last minute. Per fortuna il motivo non ha nulla a che vedere con quello che mi ha ritardata l’anno scorso. E a mia discolpa posso dire che mi ero premunita di procurarmi per tempo online tutto ciò di cui avevo bisogno per il calendario che avevo in mente, ma non avevo sufficientemente considerato il lungo viaggio del pacco, la dogana e le classiche lentezze delle poste. Ecco perché non mi ero nemmeno accorta che era già il 28 novembre. Io attendevo placidamente e fiduciosamente il pacco per iniziare a lavorare al calendario… Vedrete comunque che il pacco arriverà domani, fuori tempo massimo. Poco male, vorrà dire che l’anno prossimo potrò fare le cose con mooolta calma.
Si, però cosa mi invento ora, con soli 2 giorni di tempo? Così riflettevo venerdì sudando nonostante sia finalmente arrivato l’inverno, e alla fine ho deciso di mettere in pratica un’idea che mi frullava già da un paio d’anni ma che poi avevo scartato in favore del calendario fatto con i bicchieri di carta l’anno scorso e di quello che avrei voluto preparare per quest’anno e che invece farò l’anno prossimo (se mi piacerà ancora). “Perché ti agiti tanto?” Direte voi. Semplice, perché ho creato un “mostro” e ora mi tocca tenere il livello sempre più alto. Il “mostro” è il cinquenne di casa che in occasione della mega festa di Halloween che avevo preparato per lui e i suoi amichetti, ha avuto da ridire (!!). Capito? I suoi amichetti erano a bocca aperta per lo stupore quando hanno visto l’allestimento, e invece lui: “mamma perché non hai preparato anche una pignatta?” Una pignatta? per Halloween? E tu cosa ne sai delle pignatte che non ne hai mai vista una? ” Si, una pignatta a forma di fantasma ci sarebbe stata bene! E poi avresti anche dovuto mettere qualche pipistrello in più!” Molto bene.
Tornando al calendario dell’avvento. Sabato mattina mi sono procurata tutto il necessario e sabato sera era (quasi) ultimato. Per cui, se anche voi siete in mega ritardo, niente panico. Ecco cosa dovete cercare:
Occorrente:
- 24 palline di plastica trasparenti apribili di tre misure diverse. Una grande, del diametro di 10 cm e le altre, metà da 8 cm e metà da 6 cm
- carta velina rossa e carta velina oro
- 1 bobina di bakers twine rosso
- 2 rotoli di washi tape fantasia natalizia (io ne ho scelto uno con fantasia rossa su bianco e uno con fantasia bianca su rosso)
- numeri adesivi
- 1 rotolo di scotch trasparente
- decorazioni natalizie in feltro (renne, fiocchi di neve, ecc)
- dolcetti e regalini vari nelle dimensioni giuste per le palle
Incartate i dolcetti e i regalini con la carta velina, inseriteli nelle palline e decoratene alcune con le forme di feltro. Alternate colori e misure, in modo da seguire il seguente schema: pallina media / carta rossa, pallina piccola / carta oro, pallina media / carta oro, pallina piccola / carta rossa. Chiudete le palline e applicate i numeri adesivi.
Ora rimane solo da decidere dove attaccarle: un pannello su cui avrete inchiodato 24 chiodini, un ramo su cui far pendere ad altezze diverse le palline, un alberello di Natale… le possibilità sono tante. Io ho scelto di riciclare la base utilizzata lo scorso anno: una struttura di legno a forma di albero di Natale che ho costruito così.
Se decidete di optare per una struttura ad albero, tenete la palla più grande, quella da 10 cm, per il giorno n. 1 da mettere in cima, come vedete nelle foto. Attaccate un filo di bakers twine ad ogni pallina e poi sistemate le palline sull’albero seguendo lo schema cui accennavo poc’anzi, assicurando il bakers twine sul legno con il washi tape alternando le due fantasie. Poiché il washi tape, essendo un nastro adesivo di carta di riso, tende a non reggere bene il peso a lungo andare, meglio utilizzare prima lo scotch trasparente, più resistente, e poi coprirlo con il washi tape decorato e colorato.
Ammortizzerete la spesa delle 24 palle di plexiglas più avanti, quando le utilizzerete per altri progetti di cui parleremo in un post dedicato.
E ora, al lavoro o domani non sarete pronte!
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