Due feste dal sapore collegiale

Oggi vogliamo presentarvi due feste dal sapore collegiale e anglosassone che riportano a suggestioni e nostalgie di altri tempi e altri luoghi.

Nel periodo in cui mi preparavo all’esame di ammissione per un master che mi avrebbe portata vivere a Londra per circa un anno e mezzo, ho trascorso tre mesi ad Oxford e uno a Cambridge, dove mi specializzavo in linguaggi settoriali e interpretazione di conferenza. Sicuramente uno dei periodi più belli della mia vita. Eravamo gruppo nutrito di ragazzi di tante nazionalità che abitava all’ultimo piano degli alloggi del campus, quello dedicato agli studenti dei master: con loro condividevo una quotidianità fatta di duro studio ma anche di colazioni della domenica mattina dopo il jogging collettivo al parco in cui ognuno cucinava la colazione tipica del proprio paese e sulla nostra tavola si alternavano i toast fritti tipici del Nagorno Karabah con le crepes francesi, le uova strapazzate con bacon e salsicce inglesi, le focaccine di farina e patate indiane, le crêpes con la panna acida e altre prelibatezze delle colazioni spagnole, marocchine, ecc. Cene con menù altrettanto multiculturali il sabato sera in cui uscire per locali era proibitivo e quindi si invitavano tutti gli amici esterni al campus ai nostri banchetti che diventavano vere e proprie feste piene di gente, profumi e colori; la cerimonia del tè alla menta alla marocchina verso mezzanotte, quando dopo la sessione di studio serale, due tocchi leggeri alla porta della camera ci segnalavano il momento di trovarci tutti in cucina per il tè che veniva versato più volte dalla teiera al bicchiere di vetro dipinto d’oro e sulle le foglie di menta fresca che impregnavano di sapore la bevanda allietata dalle chiacchiere sulla giornata trascorsa e sui sogni per il futuro.

E poi le escursioni fuori porta, i picnic negli university parks, la visita settimanale ai musei e soprattutto – ad Oxford e a Cambridge – le ingorde visite ai college storici, così maestosi e inquietanti e quindi affascinanti e misteriosi.

E’ qui che mi riportano queste due collezioni di Delight Department – Preppy Paddle e Preppy Deer – alle confraternite con i loro stemmi e i loro colori, alle gare stagionali di canottaggio, gli spostamenti in bicicletta, le sale da tè piene di studenti davanti a tazze fumanti e apple crumble o boccali di birra, i camini accesi e il vociare di sottofondo, le biblioteche con le alte volte, il parco di cervi all’interno del Magdalen college e il sapore Hogwardiano del Christ Church college. E poi la goliardia, la trasgressione, l’emancipazione, la potenza del futuro.

Sono sicura che se avessi avuto allora questi party set, i nostri pic nic e le nostre cene sarebbero state molto più suggestive.

Un po’ Harry Potter, un po’ preppy: adattissime per le feste di compleanno per ragazzi dai 12-13 anni in su, quando hanno abbandonato i personaggi dei cartoni e scegliere un tema per festeggiarli inizia a farsi difficile e delicato, e per i ventenni dall’animo davvero preppy per i quali far parte di una élite non è solo una moda, ma un modo di essere. E per tutti coloro che hanno nostalgia dei loro 20 anni e dei loro trascorsi universitari.

Pensateci.