Dinner party in stile tropicale

Ananas, fenicotteri rosa, nautico, cactus, stile tropicale…negli ultimi anni, i trend estivi si alternano e si impongono in maniera decisa e dilagante nel design, nell’home decor e nella moda, e quindi anche nel party styling.

Questo è senz’altro l’anno dello stile tropicale, che ha invaso la nostra estate come il fenicottero rosa un paio di estati fa e l’ananas l’estate scorsa. Per l’anno prossimo possiamo invece già prevedere un’invasione massiccia di Lama che sarà sicuramente the new Flamingo. Ma di questo parleremo l’estate prossima!

Per ora largo alle foglie di palma, banano, monstera di varie tonalità e dimensioni e che festa tropicale sia!

Questa volta abbiamo optato, però, per una cena a tema tropicale, invece di una festa vera e propria. Ma questo dinner party non sarà l’unico momento di aggregazione in stile tropicale di questa estate, statene certi: le mega foglie di cartone di cui mi sono dotata sono una continua fonte di ispirazione, per cui le riciclerò per altre occasioni usandole in modi diversi che puntualmente documenterò su queste pagine.

Per la cena in stile tropicale di cui vi parlerò oggi, ho usato le foglie come tovagliette e runner.

Prima di tutto ho suddiviso le foglie in “famiglie”, abbinandole a due a due.

Poi ho iniziato lo styling sul mio nuovo tavolo di legno Be Pure Home che si è prestato perfettamente a creare l’atmosfera che volevo.

Per ogni coperto ho utilizzato due foglie larghe e per runner due foglie strette e lunghe abbinate ad una più piccola di tonalità diversa.

Non ci sono volute molte prove e molte modifiche allo styling perché le foglie sembravano nate per fare da tovagliette!

Con la credenza aperta ho proseguito apparecchiando. Non ho acquistato nulla e ho utilizzato solo ciò che avevo già a casa e che sapevo avrebbe completato egregiamente lo styling. Anni di mercatini dell’antiquariato in giro per il mondo e di regali della mamma tornano sempre utili in occasioni come questa!

Avendo scelto di usare le tovagliette e il centrotavola di cartoncino, era necessario dare un tocco di eleganza alla tavola utilizzando ceramica e vetro per piatti e bicchieri e tovaglioli di stoffa. Piatti usa e getta e tovaglioli di carta l’avrebbero svilita, resa “cheap”. Meglio scegliere coordinati usa e getta solo se ci sono tanti commensali o se si vuole tenere il tono della serata più informale o comunque meno elegante.

A dire il vero, inizialmente avevo pensato di usare dei piatti rettangolari di foglie di banano che mi piacciono tanto e che ho in grandi quantità a casa, avanzi di varie cene e feste, ma poi ho deciso che ci stavano senz’altro meglio i piatti beige presi tempo fa da Ikea nel reparto occasioni, dove svendono piatti leggerissimamente difettati, sfusi. Per chi è sempre a caccia di props, quello è un angolo da tenere d’occhio!

Poiché ho optato per un apparecchiamento “nude”, cioè senza tovaglia, ho pensato di proteggere il legno del tavolo con dei sottobottiglia di legno intarsiato su cui poggiare bottiglie e brocche. Ho tante ciotole, sottobicchieri e contenitori di legno in stile africano acquistati da ABC Carpet & Home a New York negli anni in cui ci vivevano i miei genitori.

I tovaglioli damascati verde scuro con ricami bianchi e oro, invece, fanno parte del set tovaglia e tovaglioli comprato anni fa a Damasco in visita ad amici.

Come centrotavola, un punto luce alto con una classica candela bianca a stelo alto su una bottiglia di ceramica antica e due punti luce bassi per lato forniti da delle deliziose candeline tea light a forma di piantine grasse che ho vinto un paio di anni fa ad un giveaway promosso da Cereria Graziani su Instagram 🙂 e che ho sistemato lungo le due foglie runner.

La “scusa” della cena è stata far assaggiare ad una coppia di amici scettici la cucina sushi-fusion delle Hawaii che ultimamente è in gran voga qui nella capitale. Proprio nel quartiere c’è un ristorante Hawaiano dove ogni tanto ci togliamo lo sfizio e che è molto scenografico: Mahalo.

La cena è stata organizzata in un giorno lavorativo, di quelli in cui non torno a casa prima delle 20.00, se tutto va bene, per cui ho preparato la tavola la sera prima sapendo che non avrei avuto un momento e nemmeno per i ritocchi se non per portare le bevande a tavola, mentre la cena ce la siamo fatta portare da Deliveroo.

Non c’è stato tempo o modo di disporre le pietanze nei piatti da portata con un minimo di cura o decorazione perché tra i piatti ordinati ce n’erano alcuni caldi e io preferivo poter scattare un paio di foto della tavola per questo post prima che si raffreddasse tutto…incorreggibile!

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