Allestimenti & ricordi: grazie, Free Print Photobooks!

Come nasce l’idea per un nuovo allestimento?

Quando non è commissionato o quando si tratta di un allestimento da proporre qui sul blog, ci sono generalmente due elementi che scatenano la mia fantasia.

  1. un party kit irresistibile (come è successo con il party kit Panda e con quello a tema Peter Rabbit);
  2. un’idea che si insinua come un tarlo in testa e scava, scava fino a quando non mi lascia scampo e devo assecondarla per forza di cose, come nel caso dell’allestimento Unicorno.

A volte, il primo caso mette in moto il secondo e, in ognuno di questi casi, ormai lo so, devo lasciare la mente libera di pensarci per giorni e giorni, stimolarla con ricerche mirate, iniziare la caccia all’accessorio perfetto (a volte anche più d’uno), al DIY con cui confrontarmi e al dettaglio che fa la differenza.

Questo è un processo che dura parecchio e che, più l’idea attecchisce, più i tempi si allungano.

Va benissimo se i tempi ci sono, ma a volte mi succede anche con le feste commissionate e, in questo caso, tempi o no, è facile che io sia imbrigliata all’interno di un budget o di schemi che non permettono il flusso di idee. E allora cosa faccio in queste circostanze? Creo un allestimento parallelo su cui sfogare tutta la mia creatività repressa!

Strada facendo prendo appunti, creo una board, faccio prove, cambio idea, mi incaponisco su un’altra.

Ed è proprio questa la parte che preferisco di questa passione.

In certi casi, un allestimento diventa il pensiero fisso e totalizzante che non si placa fino a quando non è completato e un’altra idea si impossessa di me. A voi party lovers non succede?

La cosa più complicata è tenere a bada tutte le idee che sgorgano come un fiume in piena e che spesso rischiano di confondermi o di sovrastarmi: voglio fare tutto anche quando è troppo, ma pian piano sto imparando a limitarmi, grazie all’esercizio che ormai faccio ad ogni allestimento.

Dall’inizio di quest’anno mi sono confrontata già più volte con questa specie di frenesia: addirittura, mi sono trovata anche a portarne avanti più di una contemporaneamente (come nel caso dei tre allestimenti citati sopra )… un (piacevole) tormento!

Ogni tanto, a distanza di tempo, mi ritrovo a guardare gli scatti di vecchi allestimenti o di feste che ho realizzato, oppure a leggere dei vecchi post e a volte rimango sorpresa a rivedere dettagli che avevo dimenticato nonostante il tempo dedicato a curarli. E rimango anche sempre sorpresa a scoprirne (forse realmente per la prima volta) la bellezza. Io sono la mia prima critica e non sempre sono soddisfatta al 100% di un lavoro. Penso sempre che avrei potuto fare meglio o di più o, a volte, addirittura di meno. Poi però basta ritrovare delle vecchie foto per innamorarmi.

Cosi ho deciso di rendere giustizia a tutti quegli allestimenti e a quelle feste che hanno fatto felici tanti bambini e che hanno dato tanto piacere a me nel crearli e curarli, anche se poi li ho bistrattati nella mia mente, a lavoro ultimato, sempre in cerca di quello che non c’era invece di quel che c’era ed era anche bello o riuscito!

Ho pensato di creare dei piccoli fotolibri che raccolgono gli scatti più belli di tutte le mie feste e in questo ho trovato un alleato prezioso in Free Prints Photobooks, un’app che permette di stampare dei fotolibri online ma che, soprattutto, ogni mese permette di ricevere un fotolibro 15×20 con copertina flessibile pagando solo le spese di spedizione e imballaggio, ovvero €7,99: non è poco ma nemmeno tantissimo per un libricino che custodirà per sempre 20 pagine di ricordi!

Creare il fotolibro è semplicissimo: basta selezionare dal vostro archivio fotografico sul tablet o smarphone le foto che volete stampare e sistemarle all’interno delle pagine del libro aggiungendo testi o didascalie (se volete). Scegliete poi i colori o le fantasie da dare alle pagine del vostro fotolibro tra tutti gli sfondi disponibili e, infine, pensate alla copertina e alla quarta di copertina, selezionando una foto o un logo dal vostro archivio e dando un titolo e una data al libricino.

Finalmente ho gli scatti di tanti allestimenti organizzati e, soprattuto, a portata di mano. Posso sfogliarli quando voglio e poi vi dirò che, stampate, le foto non sembrano quasi mie, è come avere l’impressone di stare sfogliando un catalogo o una rivista: una sensazione molto strana ma anche divertente.

Ovviamente ci sono anche tanti altri formati di fotolibri a pagamento nell’app, più grandi, con le copertine rigide e lucide e tante pagine.

Che ne dite? Non volete provarlo anche voi?